Wikipedia: la disinformazione politica che svetta in cima ai risultati delle ricerche su Google
In cima ai risultati delle ricerche su Google, che la supporta e la finanzia, Wikipedia presenta su ogni controversia politica una prospettiva per niente neutrale e strettamente liberal
In una delle ultime puntate del suo straordinario programma su Rumble Glenn Greenwald ha dimostrato come Wikipedia tratti la politica in modo altamente fazioso presentando in ogni questione politica, e in ogni controversia, una prospettiva unicamente e strettamente liberal, e ha intervistato uno dei suoi fondatori, Larry Sanger, che da tempo lo ripete.
Ecco la presentazione della puntata:
Wikipedia è da tempo uno dei siti più influenti di Internet, ma il potere dell'enciclopedia online è cresciuto in modo significativo negli ultimi anni, grazie a un rapporto sempre più stretto con Google che, tra le altre cose, fa sì che sia automaticamente il sito più in vista ogni volta che si utilizza il motore di ricerca Google per cercare una particolare persona, istituzione o altra entità.
Come di solito accade con i nuovi strumenti di informazione che crescono in potenza e influenza, le forze dell'establishment hanno iniziato a dare priorità all'uso di Wikipedia per i propri scopi. Questo è uno dei motivi per cui Google ha iniziato a finanziarla e a sostenerla in altri modi: per farla propria. E sono stati sviluppati tutti i tipi di strumenti per trasformare quello che una volta era uno dei siti più promettenti di Internet in un'altra arma di propaganda per l'establishment liberal.
Questo degrado è stato così estremo che uno dei due co-fondatori di Wikipedia, Larry Sanger, colui che ha coniato il nome Wikipedia e che ne ha scritto le linee guida che la governano e la filosofia originale più di 20 anni fa, ha passato gli ultimi anni ad avvertire il mondo che il sito non è più affidabile come fonte di informazione perché è diventato poco più che un braccio di propaganda dell'establishment liberal, dove ogni articolo che coinvolge controversie politiche o personaggi politici è palesemente sbilanciato a favore dell'orientamento liberal dell'establishment.
Insomma Wikipedia grazie alla sua partnership con Google è diventata la principale fonte di informazione tra le altre cose anche per tutto ciò che riguarda la politica e le controversie politiche. Ed ecco perché è diventato un obiettivo della politica orientare Wikipedia in un senso piuttosto che in un altro.
Continua Greenwald:
Basti pensare che se si cerca un personaggio o un'entità o una controversia riguardanti la politica, Wikipedia è di gran lunga il sito con l'influenza dominante su ciò che apparirà in cima, nel posto più importante, sul motore di ricerca della società più potente di Internet, cioè Google.
[...]
Sappiamo cosa succede quando c'è uno strumento o una piattaforma che diventa estremamente influente in termini di flusso di informazioni negli Stati Uniti o in Occidente: le forze dell'establishment lavorano duramente per cercare di requisirlo e sfruttarlo come braccio di propaganda per la loro parte. Questo è ciò che è stato fatto a Internet in generale.
Se tornate indietro e leggete la letteratura trionfalistica su Internet alla sua nascita, a metà degli anni Novanta, vedrete che era dipinto come una straordinaria tecnologia liberatoria, proprio perché avrebbe permesso agli esseri umani di comunicare e di organizzarsi tra di loro e di esprimere il loro attivismo politico e di dibattere di politica senza doversi affidare alle autorità statali e delle grandi aziende e al potere centralizzato che governa il resto delle nostre vite. È questo che ha reso Internet così potente. Ma, proprio per questo motivo, non poteva essere lasciato solo.
[…]
Si tratta della lotta per il flusso di informazioni su Internet: se Internet consentirà la libertà di discussione e la libera diffusione delle informazioni, o se sarà sempre più controllato in modo centralizzato da un piccolo numero di autorità statali e aziendali.
Evidentemente siamo nel mezzo di una lotta per il controllo politico dell'informazione e della rete in generale. In tutto l'Occidente sono state approvate o sono in via di approvazione le più complessive, ambiziose e pervasive regolamentazioni del web. Pensate al Digital Service Act e all'Online Market Act o all’Online Safety Bill. O pensate anche alla nascita dell'IPIE, Internaional Panel on the Information Eenvironment, che è nato per fare da raccordo tra la “scienza” e la politica, in vista chiaramente di sempre maggiori interventi legislativi. Non si tratta solo di una lotta tra destra e sinistra o tra progressisti e conservatori, ma in primis di una lotta per affermare un controllo politico dell'informazione, del web e della discussione pubblica, da parte dell'establishment, comunque sia. Solo in seconda battuta è una lotta tra destra e sinistra. E non è davvero questo il punto principale, a mio avviso. Fatto sta che Wikipedia è diventata un bastione liberal da cui è praticamente escluso il punto di vista repubblicano, conservatore, o comunque non liberal.
Già ogni punto di vista alternativo e ogni pluralismo sono esclusi dai media di orientamento liberal la cui una preoccupazione è girare ogni notizia in modo favorevole alla propria parte e contro quella avversaria, spiega Greenwald:
Una delle cose che ho notato di recente - e ci sono altre persone che l'hanno notato prima di me - è che se c'è uno scandalo, o qualche altro episodio incriminante, che coinvolge l'amministrazione Biden o Joe Biden in particolare, l'istinto iniziale dei media mainstream è quello di ignorarlo e sopprimerlo e semplicemente non parlarne per mantenere questo loro sistema di informazione chiuso.
Giovedì sera, quando abbiamo parlato della nuova pubblicazione di varie email di Facebook - i Facebook Files, come li ha chiamati la Commissione Giudiziaria della Camera dei Deputati - che descrivono come il governo degli Stati Uniti abbia assillato, tormentato e costretto Facebook a censurare durante la pandemia , Oliver Darcy della CNN si è vantato del fatto che la maggior parte dei media ha semplicemente scelto di ignorare l'intera storia. Non hanno fatto sapere nulla ai loro spettatori.
Vi abbiamo già spiegato come le storie più importanti e le parti più importanti delle storie più importanti siano semplicemente sconosciute ai liberal, perché i media di cui sono addestrati e condizionati a fidarsi non ne parlano affatto.
Occasionalmente, quando sono costretti a parlarne perché qualcosa sta diventando troppo importante, la faccenda viene sempre inquadrata come "I repubblicani cercano di sfruttare i problemi legali di Hunter Biden" o "La campagna di Donald Trump attacca ancora una volta il Dipartimento di Giustizia di Biden".
Non si inquadra mai la storia in sé, non si inquadra il fatto che l'accordo di patteggiamento di Hunter Biden è crollato nel momento in cui è stato sottoposto al minimo controllo giudiziario - perché era così senza precedenti in termini di struttura e così indebitamente generoso nei confronti di Hunter Biden che il giudice gli ha dato un'occhiata e ha detto: "State scherzando?", e quando ha iniziato a interrogare le due parti in merito, il Dipartimento di Giustizia si è sentito in imbarazzo per averlo offerto a Hunter Biden e ha negato che la portata fosse così ampia, ma di inquadra la cosa come una indebita strumentalizzazione dei repubblicani, si dice: "I repubblicani cercano ancora una volta di usare Hunter Biden contro Joe Biden". È così che la inquadrano. E non viene mai inclusa la prospettiva conservatrice, se non per deriderla.
Ma lo stesso è avvenuto su Wikipedia:
Vi assicuro che basta andare a cercare una persona o un evento controversi. Basta andare a leggere le loro pagine. Le troverete completamente in linea con la visione del mondo del Partito Democratico o con la visione del mondo della MSNBC. Ogni articolo su una persona di spicco si allinea esattamente con la visione del mondo liberal in modo molto più evidente di quanto non sia mai stato prima, da quando Google ha iniziato a dare il meglio di sé.
A questo proposito Larry Sanger, il co-fondatore di Wikipedia poi intervistato da Greenwald nel corso dea puntata, in un articolo del 2021 su The Independent dichiarava:
La pagina su Biden, se la si guarda, contiene ben poco delle preoccupazioni che i repubblicani hanno espresso verso di lui. Quindi, se volete avere qualcosa che assomigli lontanamente al punto di vista repubblicano su Biden, non lo otterrete da quella pagina.
Proseguendo su questa linea, per esempio se si prende la pagina di Wikipedia dedicata allo scandalo che coinvolge Joe Biden e Hunter Biden e l'Ucraina, cioè che Hunter Biden veniva pagato 80000 dollari al mese dall’azienda ucraina Burisma nonostante non avesse alcun ruolo ne competenza particolare di loro interesse, chiaramente in quanto figlio di Joe Biden e quindi in grado di fare leva su una sua, vera o presunta, influenza sul padre, si trova che già il titolo della pagina è “Biden-Ukraine conspiracy theory”, cioè che già il tutto è faziosamente presentato come una teoria cospiratoria.
Proseguendo il primo paragrafo recita:
La teoria del complotto Biden-Ucraina è una serie di false accuse secondo cui Joe Biden, mentre era vicepresidente degli Stati Uniti, si sarebbe impegnato in attività di corruzione in relazione al figlio Hunter Biden, che faceva parte del consiglio di amministrazione della società ucraina Burisma che si occupa di gas. È stata parte degli sforzi di Donald Trump e della sua Campagna elettorale sfociati nello scandalo Trump-Ucraina, che ha portato al primo impeachment di Trump, tali falsità sono state diffuse nel tentativo di danneggiare la reputazione e le possibilità di elezione di Joe Biden durante la campagna presidenziale del 2020 [...] (Wikipedia)
Quindi secondo Wikipedia non esiste uno scandalo Hunter Biden, esiste solo una teoria cospirazionista trumpiana. Non esiste uno scandalo Biden-Ucraina, ma solo uno scandalo Trump-Ucraina.
L'intera pagina è scritta aderendo completamente alla versione del Partito Democratico e ripete pedissequamente il modo in cui i liberal descrivono la vicenda. Si tratta di una delle maggiori controversie politiche dei nostri tempi, e la pagina di Wikipedia è scritta nel modo in cui la scriverebbe l'ufficio addetto alla comunicazione dei Dem. Proseguendo nella lettura questa teoria cospirazionista trumpiana viene poi ricondotta alla disinformazione russa.
Si legge infatti:
L'analisi della comunità di intelligence degli Stati Uniti, pubblicata nel marzo 2021, ha rilevato che proxy dell'intelligence russa hanno promosso e riciclato narrazioni fuorvianti o infondate sui Biden verso "organizzazioni mediatiche statunitensi, funzionari statunitensi e persone di spicco degli Stati Uniti, tra cui alcuni vicini all'ex presidente Trump e alla sua amministrazione". (Wikipedia).
Persino il tono in cui la pagina è scritta non finge alcun distacco o alcuna neutralità. Il punto di vista repubblicano o contrario a quello liberal - che in effetti non è affatto espresso solo dai repubblicani come dimostra l'esempio stesso fi Glenn Greenwald che non è certo repubblicano o filo Trump - non esiste.
Vedere con sospetto l’assunzione di Hunter Biden da parte di Burisma è vietato, pensare che ci sia qualcosa di losco nel fatto che suo padre abbia chiesto e ottenuto il licenziamento di un procuratore ucraino che aveva preso di mira Burisma (procuratore discusso e di cui poteva volere la testa per tanti altri motivi per carità), o qualsiasi altra cosa simile significa essere matti e filo putiniani.
E non si tratta solo di questa singola pagina. Le maggiori controversie politiche sono trattate così. Un altro esempio è la pagina dedicata alla teoria dell’uscita del covid da un laboratorio.
Una teoria avvallata da varie agenzie di sicurezza USA, da prominenti scienziati, e persino dagli autori del paper “Proximal origin” stando ai loro messaggi.. comunque una teoria plausibile e ammessa come tale. Ma di questa plausibilità la pagina non da praticamente segno. Che alcune fra le più importanti agenzie di sicurezza americane la condividano non viene detto. Che alcuni dei più importanti virologi del mondo, senza alcun legame con Trump, l'abbiano ritenuta plausibile non viene detto. Tutto nella pagina suggerisce che sia una teoria sostenuta dall'estrema destra trumpiana, e una ennesima forma di infondato cospirazionismo.
Non vi sono prove definitive sul fatto che sia uscito da un laboratorio o meno, ma vi sono validi argomenti da una parte e dall'altra. Personalmente direi addirittura più dalla parte del laboratorio, ma comunque si tratta di un argomento controverso. Wikipedia non riportano in modo corretto, equilibrato o neutrale i termini di questa controversia, ma è chiaramente faziosa.
Intervistato Singer ha concordato con Greenwald e confermato tutto.
Senza aggiungere altri esempi - ne potete avere di più ascoltando la puntata di System Update o in questo articolo di AllSides che elenca tra altre cose 5 studi che hanno trovato un orientamento a sinistra di Wikipedia - il discorso è chiaro.
Il punto, o uno dei punti, al di là delle considerazioni su Wikipedia in sé, è che sentiamo parlare di lotta alla disinformazione come se la disinformazione fosse qualcosa di semplice da individuare e contrastare, e come se questo potesse essere un processo tecnico e politicamente neutro, e per di più in grado di “migliorare” (qualsiasi cosa voglia dire) le nostre democrazie. Mentre nulla di tutto ciò è vero.
Nel momento in cui Wikipedia viene percepita come politicamente neutra o equilibrata mentre è estremamente faziosa, ma senza dichiararlo, il lettore non sa di stare leggendo qualcosa di parte - come per esempio sa se guarda Fox News o legge Il Giornale i Il Manifesto - e dunque viene completamente fuorviato. A queste condizioni, usando i termini della lotta alla disinformazione, Wikipedia intera potrebbe essere un esempio di malinformazione. Per di più sostenuto da Google.
La stessa Google che afferma di stare facendo del suo meglio nella lotta alla disinformazione, ad esempio avendo tarato i propri algoritmi per dare maggiore visibilità alle fonti più autorevoli (alzando il loro ranking nelle ricerche) e quindi ridurre la visibilità delle altre, dà massima visibilità a Wikipedia anche sulle questioni politiche, nonostante le sue pagine politiche non siano autorevoli.
In breve quando Google Search pone in cima ai risultati delle ricerche Wikipedia, fornendo una prospettiva liberal ed escludendo le prospettive alternative, orienta l'opinione pubblica globale in senso liberal. Se poi chi non è di questa prospettiva si sente fregato e protesta contro un gioco truccato a suo sfavore, viene dipinto come pazzo, estremista e cospirazionista.
In pratica questa è la millionesima prova che nella lotta alla disinformazione concretamente non c'è niente che torni, abbia senso, funzioni o serva a qualcosa, fuori dalle frasi fatte e dalla retorica propagandistica.
La verità è che non c'è lotta alla disinformazione che tenga e che sia attuabile per legge in modo politicamente neutro, e che non c'è nulla che possa sostituire la libertà di espressione, il pluralismo, il libero mercato delle idee, la discussione, il confronto, lo scontro, la concorrenza, il senso critico, la capacità di analisi, il buon giornalismo, il lavoro intellettuale, il senso di responsabilità individuale, l'indipendenza della stampa, etc..
Tutto questo non può essere mandato in pensione e sostituito dalla lotta alla disinformazione imposta per legge, risolta da un apparato tecnico burocratico e imposta ai cittadini dicendo loro che “Lo dice la scienza”.
I bias di questa pseudo lotta alla disinformazione sono innumerevoli ed evidenti - Il mondo al contrario è dedicato a questo - e ignorati dai media mainstream. Datevi di questo la spiegazione che volete, ma così è.
Questo approccio dirigista è demenziale. Non migliorerà le nostre democrazie, non diminuirà nemmeno la disinformazione, non genererà alcuna fiducia, non aiuterà la convivenza civile, non favorirà la tolleranza, non difenderà i diritti di nessuno. Farà danni a non finire fino al giorno in cui crollerà su sé stesso.
Secondo me c'è un fraintendimento del significato di "punto di vista neutrale" su Wikipedia (WP:NPOV), che non è né avalutatività, né equidistanza/imparzialità/oggettività, bensì valutazione basata su fonti, proporzionata alle fonti. Nella selezione delle fonti e nella valutazione della loro attendibilità pesano, e non possono non pesare, gli orientamenti politico-culturali della comunità. Lamentarsi di questo significa lamentarsi del fatto che il tuo avversario politico ha un'egemonia su un'istituzione culturale. Liberissimo di farlo, ma perché presentare questa protesta come rivolta contro l'"approccio dirigista"? Dirigismo (anzi, autoritarismo) sarebbe se non ci potessero essere comunità (digitali e non) che, mediante consenso e permettendo a tutti di partecipare, si impegnano nella rielaborazione e diffusione delle informazioni. Se poi dentro questa comunità ti trovi ad essere minoranza e la fonte secondo te attendibile (Libero, Il Giornale, La Verità o su en.wiki Fox News) viene schifata da molti che le preferiscono Repubblica (o il Guardian), puoi lamentartene finché vuoi ma dovresti evitare le iperboli ("estremamente faziosa") e il vittimismo senza fondamento (difendere "la libertà di espressione, il pluralismo, il libero mercato delle idee" contro il pensiero unico liberal promosso da Google/Wikipedia). Detto questo, non c'è dubbio che spesso Wikipedia non vive all'altezza delle sue linee guida e che le violazioni di NPOV sono più frequenti di quanto non sia desiderabile. Eviterei però di prendere Larry Sanger (non "Singer") come fonte attendibile per le ragioni discusse qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Talk:Ideological_bias_on_Wikipedia/Archive_3#RfC:_Should_Larry_Sanger's_views_be_included?
https://wikinostra.substack.com/